3.03.2005

TELEFONATA

Melbourne 6.00 a.m.
010039362970228
Canonica 21.00 p.m.
driiin driiiiin

Voce assonnata "pronto"

"Si' ciao mami" voce singhiozzante "non ti preoccupare, c'e' un problema ma... risolvibile... almeno spero"
La voce si fa terrorizzata "Cosa e' successo? Stai bene?"
"Si', si' sto benissimo ma sai sono in un posto un po' particolare (Dio mio come glielo dico... non e' servito a nulla cercare di prepararsi un discorso, beh dai Joe, diretta, come sempre) sai mami, sono in progione"
...
silenzio
forse e' svenuta.
"Cosa? Perche'? Cosa hai combinato?"
(tanto e' ovvio che la colpa sia mia)
"Io niente pero' alla dogana hanno trovato tracce di cocaina sul mio bancomat ma io..."
"Cosa?" singhiozzi da una parte, terrore dall'altra.
"Ma da quando usi questa roba?"
Inutile spiegare che non la uso, tanto io sono la figlia disgraziata che combina casini...
"Ma mamma..."
"Romano, Romano... parlale tu perche' io l'ammazzo"

...

Ma per fortuna la telefonata non c'e' stata... pero' tutto il resto si'... momenti di panico all'aereoporto... pero' era solo un errore della loro fottutissima macchina rivela droga...o coime diavolo si chiama.
Immaginatevi come ho passato questa prima ora in Australia. Ferma con questo poloziotto che mi svuotava la valigia, lacrime agli occhi e tempo per immaginare tutto quanto descritto sopra. Panico.
Poi all'uscita...nessuno ad aspettarmi. Carta di credito che non funziona, bancomat neanche... cambio i pochi euro portati con me, compro una scheda, chiamo Dean e dopo 30 minuti Andrew arriva a prendermi... DA QUI INIZIA UN'ALTRA STORIA...