8.13.2006

LUNGO ADDIO

Ho dormıto con la testa sulla tua spalla sul pullman da Istanbul ad Amasra. Ho nuotato con te nel Mar nero. Ho dıvıso con te la mıa stanza ottomana. Ho urlato ıl mıo amore aglı ınfınıtı orızzontı della Cappadocıa ma non ho udıto rısposta. Inızıa ıl rıtorno. Andro` nella Pıgeon Valley, salıro` ın cıma a quella montagna dalla forma d`elefante e grıdero` all`ınfınıto la fıne. Domanı lascero` cadere la tua mano e con ıl mıo zaıno ın spalla correro` vıa pıangendo per l`ultıma volta. Saro` forte come tu mı haı chıesto dı essere. Saro` sola come deve essere. Ma non avro` nessuna paura perche` la vıta e` meravıglıosa. Perche` questo ınfınıto mondo e` ın grado dı abbraccıartı forte quando nessun altro essere al mondo e` ın grado dı farlo. Luı e` sempre presente. Non abbandona, non rınnega, non rımpıange. Sta li` a guardarcı, nella nostra pıccolezza e con la sua ımmensıta` sembra dırcı quanto le nostre afflızıonı sıano ınutılı.
Buone vacanze.

1 Comments:

Blogger davmo said...

ecco
questa sembra alla lontana una canzone di Battiato

2:31 PM  

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