2.12.2007

COESISTENZA

E ti senti un po' bloccato, in quel momento. E provi a muoverti ma i tuoi piedi sembrano immersi nel vinavil e ne senti quasi l'odore come quando a scuola ti facevano fare i lavoretti che chissà poi dove sono finiti. Li hanno tenuti per un po' in bella mostra appesi alle pareti di casa per far vedere a tutti quanto fosse brava la loro bambina. Poi hanno sostato per un po' nella taverna, il sacrario delle cose in disuso, e poi sono magicamente scomparsi. Ma magicamente, così, da un giorno all'altro forse a testimoniare che quella bambina non era poi così tanto brava, forse come punizione ai suoi tentativi di emancipazione. Fatto sta che il buio o la polvere o i topi hanno inghiottito tutti quegli inutili oggettini che le erano costati così tanta fatica, che erano stati l'orgolio di mamma e papà. Ma ora riaffiorano in questo colloso momento dal quale è difficile staccarsi. Ti sembra di rivederli tutti di fronte ai tuoi occhi ma i piedi affondano sempre di più in questo vinavil e ne vieni risucchiato così il momento finisce ma solo per un attimo perchè sta per arrivarne un altro fatto di puffi, di mini pony, di barbie, di barba papà e barba mamma e tanti tanti altri ancora sfilano così a ricordare la vita passata mentre la presente ti scivola tra le dita.