6.03.2008

AMORE MIO INFINITO

Io delle volte sentivo che Silvia era così sola che il suo silenzio era più forte del baccano della classe. La classe finiva sullo sfondo, e il silenzio usciva dai nostri pensieri, si divorava tutto. Quel silenzio lo conoscevo bene, perchè della scuola quella era l'unica cosa vera, anche se non ero mai riuscito a prenderci confidenz, e faceva male.
La classe eravamo noi sospesi per aria, dei silenziosi palloncini idioti. Il voto decideva se potevi stare a mezz'aria, salire, cadere... Allora cadendo al suolo sentivi il rumore di tutti gli anni che stanno per arrivare, il finire in una ditta. E' questo che ti succede, la notte, quando hai quindici anni e non riesci a dormire. Senti rimbombare i mesi, i giorni e, più dentro, le ore. Ti immergi, sei un sommozzatore in un oceano di cose che devono accadere.
C'era Silvia al secondo banco non era nè ciellina nè paninara nè fascista nè comunista nè dark nè new romantic.
Silvia, aveva gli occhi neri.
Io non ero mai uscito con una ragazza.
Aldo Nove