4.25.2007

E MI RICORDO DI ME

Un'espressione quasi di pallida sorpresa; i neri occhi erano così intenti al mondo, che non sfuggiva loro alcuna mossa...
"Dunque" cominciò la ragazza"ho diciassette anni e sono pazza...Mi piace sentire l'odore delle cose, guardare come sono fatte, e alle volte resto alzata tutta la notte, a camminare e a vedere il sole che si leva"...
"Ci sono altre cose che io so e voi non sapete! Per esempio, c'è della rugiada sull'erba, la mattina presto....e se guardate bene" ed indicò il cielo col mento" c'è un volto umano sulla luna."
Da gran tempo lui non guardava la luna.
..."Buona notte" gli gridò. E si avviò per il vialetto di casa sua. Quindi parve di ricordarsi improvvisamente di qualcosa e ritornò verso di lui fissandolo piena di curiosità e di supore: "Siete felice?" Domandò.
"Che cosa? Sono che?" ma la ragazza se n'era già andata, si allontanava correndo nel chiaro di luna.
...Incredibile la capacità d'identificazione di quella ragazza! Era come l'appassionata spettatrice d'uno spettacolo di burattini, che prevede ogni batter di palpebre, ogni gesto della mano, ogni movimento d'un dito un istante prima che lo spettacolo cominci...che figura immensa quella ragazza sul palcoscenico davanti a lui, che ombra colossale gettava sulla parete col suo corpicino magro!
Fahrenheit 451 -Ray Bradbury-