12.15.2005

IN PARTENZA

La Gardena. Poche ore. La neve. Le gare. Gli atleti. Gli allenatori. Parto. Tre giorni. Ritorno. Forse. La vita riserva sorprese. Buon week end.
A dire la verità non avevo proprio voglia di scrivere oggi ma volevo farvi sapere che stavo per andare a vedere il Bode... e il mio caro vecchio Alex... magari riesco a farvi un po' d'invidia... magari no.
E' lo stesso. Io parto.
Buon week end e ricordatevi del mio compleanno.
bacio a chi mi vuole bene, abbraccio a chi non me ne vuole!
Joe

MANCA SEMPRE META' DI QUALCOSA

Tu
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.

Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita

12.09.2005

GIOVENTU' CANNIBALE

Mangiamoci: nel buio, nella luce. Giorno o notte sono uguali per noi divoratori di carni umane.
Siamo vampiri, assetati di sangue. Cerchiamo nei tuguri altri corpi disposti a concedersi. Luci stroboscopiche. Musiche assordanti. Fiumi di cocktails dai nomi esotici. Vogliamo fuggire. Cerchiamo la diversità nel simile. Difficile trovarla in questi luoghi popolati da uomini lobotomizzati.
Datemi quel braccio, lo voglio più di ogni altra cosa, desidero sentire il gusto di quel sangue ancora caldo che cola sulla mia lingua.
Datemi un'agonia. Voglio sentire le tetre campane del giorno della morte. Le campane del Venerdì Santo. Quelle delle tre del pomeriggio. Voglio che mi sveglino in questa monotona giornata invernale dove la pigrizia di un giorno uguale a tutti gli altri m'impedisce di alzarmi dal letto.

Datemi corpi di vergini, di puttane, di bambini, di vecchi decrepiti. Costruirò un museo affinchè non vengano mai dimenticati. Li renderò eterni ai vostri occhi.

CANNIBALISMO SENSATO

12.01.2005

PRIME FORME D'INSOFFERENZA

Lasciate che passi così la giornata. Non chiedetemi nulla. Che tutto scorra. Non lo voglio fermare. A volte queste ondate fanno bene. Portano via tutto lo sporco. E qui ce n'è tanto. Che si plachi l'esuberanza. Che non vinca l'arroganza. Però odio quest'insofferenza all'ignoranza. Non dovrebbe esistere. C'è chi crede di saper fare tutto. Di poter fare tutto. C'è chi si sopravvaluta.
Ma è solo un mondo fatto di formichine. Laboriose sì ma anche stupide. Oggi vorrei schiacciarle tutte ma forse è solo una ricerca di auto affermazione.
Ho bisogno di questo.

Ma gli animatori dovrebbero rimanere nei villaggi turistici e le maestre di ginnastica nelle palestre delle scuole medie...