9.28.2005

LA MIA ITALIA

Monteriggioni: Dante parlò di queste alte mura nell'Inferno. Oggi lì regna la pace. Ma è bello stare lì e pensare a quando su quelle colline si facevano guerra Fiorentini e Senesi.

Colle Val D'Elsa: passeggiare tra quelle piccole vie. In alto. Quei fiori alle finestre. Quelle case d'altri tempi. La senti la malinconia del passato.

Poggibonsi: bello schifo! Certo che Eli il ragazzo toscano ci piace ma poteva abitare in un posto un po' più bello, con tutta la magia della Toscana proprio da qui doveva venire?

Volterra: aria altera e minacciosa. Con i suoi bastioni medievali ti scruta dall'alto cercando d'incuterti timore. Che sia stanca di tutta questa gente?

San Gimignano: le torri. Tante. Alte. Le piazze. Al sole come un gatto sonnacchioso, prendo un po' d'energia.

Siena: Piazza del Campo. Mi piace sedermi lì a guardare la gente: i bambini che giocano come se fosse un campo di calcio, le coppie che si baciano, i ragazzi che chiacchierano al sole, le mamme che rincorrono i figli, i viaggiatori che si tolgono gli zaini e riposano. Ognuno con la sua storia che a me piace immaginare.

E poi il vino che è un posto a sè. Dove puoi incontrare tante storie e puoi cercare di seguirle se vuoi ma stando attento a non perderti. A meno che tu non voglia perderti tra le sue strade, nelle sue braccia. Lui resta lì a guardarti ed aspetta solo di inondare i tuoi sensi, intorpidendoti fino a quando non decidi di lasciarti andare.

BUON VIAGGIO.

9.26.2005

SALUTAMI LE COLLINE

Non si capisce a volte quello che sta rinchiuso in una frase se prima non si vive quello che la persona che l'ha pronunciata ha visto, sentito o vissuto.
Così quando Elisa mi inviò questo sms rimasi un po' a pensare a cosa si riferisse.
Poi al mattino aprendo la porta di casa e guardando fuori nel silenzio ho capito.
Le colline parlano. Con i loro colori. Raccontano le vite degli uomini che da lì sono passati. Raccontano le loro vite.
Le infinite colline della Toscana.
Sono come il mare di chi non ce l'ha. Solo più immobili. Ma anche più sagge e più amiche. Non nascondo insidie. Portano tranquillità e pace. Sono onde di profumi e colori. Cambiano non nei giorni ma nelle stagioni. Lento fluttuare. Abbraccio caldo in primavera. Si risvegliano con noi. Si addormentano con noi. Cicli di vita. Lenti. Soffici. Sempre presenti a ricordarci quanto sia bello abbandonarsi soprattutto quando si è un po' stanchi di tanto andare.

9.17.2005

TORINO

Città grigia ma non fredda. Città di folli. Mi sento a casa. Credo potrei viverci, non solo conviverci.
Città strana, forse per questo la sento affine. Grande ma non da perderti. Offre molto: cultura, divertimento e semplice intrattenimento.
Offre luoghi dove abbandonarti ai ricordi, ai sogni.
Spero nel lavoro. Non ne sono certa. Mi piacerebbe ma non posso sognare troppo. Voglio non illudermi, per una volta.
Ma ci spero. Nel cuore.
Rivedere i vecchi colleghi (ma non tutti) fa piacere. Fa stare bene perchè capisci che per alcuni, quelli che contano, non sei stata solo di passaggio.
A volte ho bisogno di crearmi piccole famiglie satellite per non sentirmi sempre troppo lontano da casa e alcuni di loro ne fanno parte.

Un abbraccia a
Cubi
A.
Andy

Grazie.