5.04.2007

A VOLTE CAPITA

Capita, e ti chiedi perché a te. E il perché riecheggia nel vuoto. Dei tuoi pensieri. Dei tuoi sogni. Dei tuoi silenzi. Dei tuoi spazi che fino a ieri consideravi inviolabili. Uno splash. Forte. Ancora di più se consideri da quale altezza ti sei gettato. Schizzi d’oceano. Eppur non fa così male. Ed è questo che ti stupisce ancor di più. Stupore. Vorresti lasciarti cullare da lui. Ma subentra irriverentemente la ragione trasformandolo in paura. Della novità. Della diversità. Verso tutto quello che è stato fino ad oggi. E le tue certezze dove le metti ora? E’ così strano sentire la tua parte razionale parlare a voce alta. La tua schizofrenia annullata. Il tuo disequilibrio equilibrato. I tuoi slanci contenuti. Al plurale. Non è mai esistito. Eppure per oggi ti è concesso. Allora vivitelo senza risucchiarlo. Per una dannata volta lascia che qualcuno ti viva in tutto ciò che sei, senza timori. Sii squilibrata, sii contraddittoria, sii stupida, sii insicura, sii quello che sei ma senza paure perché ti è concesso, questa volta ti è concesso. In fondo è questo il bello del vivere.